MISSION

Il nostro obiettivo di lungo periodo è quello di rafforzare nel mercato nazionale la consolidata leadership (sia dimensionale sia di servizio) nel commercio della fodera di pellame per calzature – con particolare riguardo ai segmenti medio/alti del mercato di riferimento – e, al tempo stesso, consolidare la posizione conquistata nella più vasta area europea nel corso dei nostri 70 anni di attività (1953, anno della ns. fondazione).

Sul versante degli ambiti extra-europei, invece, intendiamo sviluppare ulteriormente la nostra presenza e acquisire sempre maggiori quote di mercato.
Guardiamo sempre con grande interesse e dinamismo alle nuove aree manifatturiere a cui si rivolgono i produttori nazionali di calzature o, comunque, a qualsiasi distretto industriale in cui si concentri la più vasta produzione mondiale: questo ci porta a non avere confini rispetto al raggio delle nostra esportazioni, che avvengono – da sempre e senza soluzione di continuità – in tutti i Paesi del Mondo.

STORIA

CONCERIA TIRRENA viene fondata nel 1953 da Romano Giordani (scomparso nel 2022) e oggi, in virtù di un passaggio di consegne e di un ricambio generazionale oramai compiuti all’interno della famiglia Giordani (in particolare in favore dei figli di Romano: Mario e Donatella), è azienda leader in Europa nella vendita di fodere e pellami per calzature.

Lo spirito di iniziativa, che ancora oggi caratterizza e inspira l’agire imprenditoriale dell’azienda, muove i suoi primi passi nel secondo dopo-guerra e alla vigilia del boom economico e parte da Torre San Patrizio (in provincia di Fermo, nelle Marche), rivolgendosi inizialmente al commercio di fodere di montone acquistate negli (allora) unici distretti conciari nazionali: quello milanese, quello veronese/vicentino e quello campano/avellinese.

Nei primi anni ‘60 l’azienda si trasferisce a Montegranaro, nel cuore del distretto calzaturiero fermano/maceratese (dove resterà fino ai primi anni ‘90), vera fucina e coacervo vitale del fervore manifatturiero e imprenditoriale della più sana tradizione della operosità marchigiana.

Sulla scia della travolgente crescita del comparto calzaturiero di quegli anni inizia il vero sviluppo (anche dimensionale, oltre che commerciale) dell’azienda, che inizia a gestire un primo stabilimento di trasformazione dei prodotti semi-finiti e inserisce nel suo campionario una serie di articoli di derivazione suina, che diventeranno di lì a poco i prodotti di punta dell’intera offerta sul mercato fino a tutta la prima decade del nuovo millennio.

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Il tuo “negozio unico” di pellami per l’industria calzaturiera

IL GRUPPO GIORDAFIN e LE SUE PROSPETTIVE

Entrambe le società operative, CONCERIA TIRRENA e AL.VI.PEL., oltre ad essere titolari delle certificazioni di appartenenza al Leather Working Group (LWG), sono poste sotto il controllo di GIORDAFIN S.p.A., holding di partecipazioni di riferimento diretto della famiglia Giordani, titolare sin dall’esercizio 2016 di un rating pubblico di affidabilità economico-finanziaria rilasciato annualmente dalla società specializzata CERVED RATING. La classe di merito attualmente assegnata al Gruppo è quella della categoria B.1.1 (ovvero nel pieno riferimento del c.d. “investment grade”).

Con ricavi consolidati che sfiorano i 50 mln. di Euro, di cui circa il 15% destinati al segmento Export (dati 2022), il Gruppo GIORDAFIN è oggi il principale operatore puramente commerciale nel mercato europeo delle fodere per calzature, grazie ad una spiccata capacità di evoluzione e un’attenzione spasmodica verso la soddisfazione delle esigenze, sempre mutevoli e “in progress”, della clientela.

Lo sviluppo e il raggiungimento di obiettivi di sempre maggiore soddisfazione sono assicurati da fattori critici di successo che CONCERIA TIRRENA e il suo Gruppo pongono al centro di ogni decisione e di ogni nuova iniziativa:

  • Ampliamento costante della gamma di articoli proposta (sia per tipologia sia per colori) e continua innovazione di prodotto;
  • Attenzione maniacale e pervasiva per il controllo qualità delle merci scambiate, sia all’origine sia a destino, grazie anche ai diversi uffici ed addetti tecnici che l’azienda ha dislocato nelle principali aree produttive del mondo;
  • Capillare presidio commerciale del mercato italiano/europeo e rafforzamento della presenza nei mercati emergenti, anche grazie alla partecipazione assidua alle principali fiere di settore, in Italia e nel Mondo;
  • Adeguamento continuo dell’organizzazione aziendale ai nuovi obiettivi di sviluppo;
  • Costante e continuo rafforzamento patrimoniale, da cui derivano indipendenza finanziaria e autonomia decisionale, caratteristiche indispensabili in contesti di approvvigionamento spesso molto “fluidi” e volatili;
  • Investimento continuo nella ottimizzazione dei processi e nella razionalizzazione delle procedure, grazie a sistemi di gestione e controllo (sia logistico sia informatico) completamente integrati e automatizzati, in ambito operativo ed anche in ambito amministrativo/contabile (operatività completamente condivise e allineate per ciascuna delle aziende operative del Gruppo).
CONTROLLO QUALITÀ

CONTROLLO QUALITÀ

Conceria Tirrena S.P.A. basa la sua filosofia su concetti chiari ed essenziali, che riassumono l’impegno e la passione impiegata nel corso di oltre 60 anni: ricerca di materie prime, prestigio dei materiali, eccellenza del prodotto, soddisfazione del cliente. Su questi presupposti si fonda il controllo di qualità in laboratorio, che prevede una valutazione delle resistenze alle sollecitazioni meccaniche, una misurazione delle solidità del colore rispetto ad agenti esterni e una determinazione dei parametri chimici in correlazione a requisiti di salute e sicurezza del consumatore.

 

1 – CONTROLLO VISIVO

Il Controllo Visivo consiste nel verificare che le pelli rispettino gli standard di colore, spessore e tutte le caratteristiche visive fondamentali perché siano idonee alla spedizione. Questa fase serve a testare le principali caratteristiche strutturali dei pellami oltre che di valutare e migliorare i vari processi produttivi.

2 – CONTROLLO MECCANICO

Il controllo meccanico prevede una serie di controlli svolti a campione che, a seconda delle situazioni, utilizzano tecniche diverse.

Prove per la caratterizzazione fisico meccanica di pelli per tomaie e fodere:

  • Misure di spessore
  • Misure di assorbimento d’acqua
  • Misure della temperatura di contrazione
  • Determinazione della resistenza allo strappo
  • Determinazione del carico di rottura e dell’allungamento percentuale
  • Determinazione della resistenza a flessioni ripetute
  • Determinazione della permeabilità al vapor d’acqua
  • Determinazione della resistenza all’abrasione
  • Determinazione della resistenza alla cucitura
  • Determinazione dell’assorbimento/deassorbimento d’acqua
  • Determinazione dell’impermeabilità dinamica
  • Solidità del colore alla traspirazione
  • Solidità del colore allo strofinio
  • Solidità del colore alle gocce d’acqua

3 – CONTROLLO CHIMICO

Ogni partita di merce commercializzata da Conceria Tirrena S.p.A. viene testata più volte sia a monte che a valle del processo di concia affinché sia conforme alle recenti normative REACH.

Il regolamento (CE) n.1907/2006, cosiddetto REACH, è una normativa integrata per la registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche, che mira ad assicurare un maggiore livello di protezione della salute umana e dell’ambiente, aspirando al contempo a mantenere e rafforzare la competitività e la capacità innovativa dell’industria chimica europea.

Definizioni (REACh-Dir. 67/548 CEE)
Sostanze chimiche:
Sono gli elementi chimici ed i loto composti, allo stato naturale o ottenuti mediante qualsiasi procedimento di produzione, contenenti gli additivi necessari per preservare la stabilità del prodotto e le impurità derivanti dal procedimento impiegato, esclusi i solventi che possono essere separati senza incidere sulla stabilità della sostanza e senza modificare la sua composizione.

Alcune sostanze possono essere presenti perché normalmente impiegate nel ciclo di produzione o utilizzate per la produzione di pelle in Paesi in cui non sono previste restrizioni d’uso. La loro concentrazione nel manufatto finale deve essere pertanto inferiore al limite previsto dalla legge. Occorre dunque distinguere tra sostanze vietate e sostanze permesse ma soggette a limitazioni.

Quali sono sottoposte a restrizioni nella pelle?
Tutte quelle riconosciute estremamente nocive per la salute umana, ad esempio: tossiche, cancerogene, pericolose per l’ambiente. Mentre in precedenza solo i produttori (a condizione che immettessero sul mercato europeo la sostanza) e gli importatori di nuove sostanze chimiche dovevano intraprendere i complessi procedimenti di notifica della sostanza, oggi vengono coinvolti negli importanti processi del Regolamento anche: i produttori di sostanze non immesse sul mercato; i produttori e gli importatori di sostanze esistenti; gli utilizzatori a valle di sostanze chimiche.

AZOCOLORANTI

PENTACLOROFENOLO (PCP) E CLOROFENOLI (TRI- E TETRACLOROFENOLO)

CROMO ESAVALENTE (Cromo VI)

FORMALDEIDE

Enti Certificatori:

  • sgs
  • tuv
  • scamsnc

Headquarter sostenibile e fonti di energia rinnovabile

Conceria Tirrena S.p.A. conferma la propria attenzione nella sostenibilità ambientale aggiudicandosi nel 2020 la certificazione di LWG Approved Trader, ideata e promossa dal Leather Working Group e finalizzata ad individuare in ambito internazionale le best practices nel settore conciario.

LWG Environmental protocol: consiste in un processo di auditing con particolare riferimento ai temi dell’etica, del rispetto dell’ambiente e della sicurezza nell’ambito della lavorazione dei pellami.

Scarica il certificato

L’azienda, nella sua sede di Civitanova Marche è alimentata per la quasi totalità del proprio fabbisogno energetico da un impianto fotovoltaico della potenza di 379 KW, istallato sulla copertura del tetto dei propri magazzini.

Gli uffici possono contare su un impianto di raffrescamento e riscaldamento che sfrutta i principi della termodinamica denominato “a travi fredde”, impianto a basso impatto sull’ambiente e ad alto livello di comfort per i dipendenti.

Impianto elettrico “energy-saver”: l’impianto elettrico, rinnovato nel 2020, è configurato con sensori di movimento e corpi illuminanti a basso consumo che consento un risparmio di energia fino al 60% rispetto ai consumi tradizionali.

L’azienda è dotata di macchinari all’avanguardia per l’imballaggio automatico dei pellami e dei pallet.Il risultato è un minor utilizzo di plastica nel packaging e maggiore tutela dell’integrità fisica dei magazzinieri.

RICERCA E SVILUPPO DI PRODOTTI “GREEN”

L’azienda seleziona i propri terzisti e fornitori di materie prime con un attento auditing finalizzato non solo alla qualità dei materiali ma anche all’aderenza agli standard ambientali e di sicurezza dei processi di lavorazione.

A testimonianza di una continua ricerca di nuove frontiere della sostenibilità, l’azienda offre ai propri clienti una vasta gamma di pellami ecologici chrome-free, metal-free e conciati al vegetale.

Ogni singola pelle è tracciata a monte della filiera produttiva tramite un sistema informativo integrato istallato presso le sedi dei nostri terzisti e fornitori.

L’azienda eroga periodicamente corsi di formazione ai propri dipendenti riguardanti la sicurezza sul lavoro ma anche lo sviluppo di nuovi materiali e tecniche di lavorazione in ambito conciario.

TIRRENA PER IL SOCIALE

Principi e valori: Da sempre la famiglia Giordani è attenta al sociale con impegno e sostegno sia a realtà del territorio che enti no profit internazionali con periodiche donazioni ad associazioni come Amref, Save the children, Telethon, Croce Verde, Fism, Medici senza frontiere, Airc, Lega del filo d’oro e Unicef.

Terremoto Marche 2016: Stanziati fondi per acquisto di alimenti e impianti di riscaldamento per i colpiti dal tragico terremoto del 2016

Chiesa Torre S. Patrizio: Contributo alla ristrutturazione della Chiesa delle Rose di Torre San Patrizio.

Bambini adottati: dal 1997 collaborazione con i salesiani Don Bosco per l’adozione a distanza di bambini in Etiopia e in paesi del terzo mondo.

CONTATTI

CONCERIA TIRRENA S.p.A.

Via Sonnino, 41
Civitanova Marche (MC)
62012, ITALIA

info@conceriatirrena.com
sales@conceriatirrena.com

Tel: +39 0733 8255.11

Nel decennio successivo (negli anni ’70) la gamma dei prodotti – così come il volume d’affari – viene ulteriormente ampliata, arrivando a coprire anche fodere di origine ovi-caprina e bovina. È di questi anni (e precisamente del 1973) la fondazione del soggetto giuridico (CONCERIA TIRRENA S.p.A.) nella cui veste l’azienda esercita ancora oggi il proprio business. 

La seconda metà degli anni ’80 è caratterizzata dall’ingresso in azienda della seconda generazione della famiglia Giordani, prima con Mario e poi con la sorella Donatella, i quali, ancora oggi, operano con entusiasmo e impegno crescente nel consolidamento e nella espansione della solidità commerciale e reddituale costruita nel corso degli oramai lunghissimi anni di attività. 

Nel 1992 l’azienda si trasferisce quindi a Civitanova Marche (MC), ove è ancora oggi posta la sede legale ed operativa, in un territorio ancor più economicamente baricentrico rispetto al crescente peso industriale e produttivo che in quegli anni andava assumendo l’indotto calzaturiero maceratese. Quasi contemporaneamente alla creazione nella nuova struttura civitanovese vengono dismesse tutte le attività di trasformazione diretta del prodotto (la concia vera e propria) e CONCERIA TIRRENA assume la definitiva fisionomia di trasformatore (tramite una robusta filiera di laboratori esterni e terzisti) e soprattutto trader commerciale a livello globale, per il quale il servizio e la disponibilità di merce in magazzino divengono fattori decisivi – talvolta ancor più del prodotto stesso! – ai fini di una profittevole, duratura e pervasiva presenza di mercato. 

È in questo periodo che gli operatori del settore debbono confrontarsi con le più stringenti, impattanti e vincolanti problematiche ambientali e di tutela del consumatore finale (come è noto la filiera della pelle e del settore conciario sono aree di elevatissima criticità, in questo senso). Inoltre, sempre in questo periodo il comparto commerciale dell’azienda è chiamato ad affrontare il fenomeno della delocalizzazione delle attività produttive nel settore calzaturiero, sempre più orientato verso i Paesi in via di sviluppo ed in particolare quelli dell’Europa dell’Est e dell’Asia. 

Sia sull’uno che sull’altro versante CONCERIA TIRRENA struttura al proprio interno specifiche unità operative dedicate sia al presidio delle problematiche tecnico/chimiche che riguardano il prodotto commercializzato (con un apposito e professionalizzato Ufficio Tecnico), sia alla migliore gestione di ogni esigenza di natura doganale e logistica per l’introduzione delle merci nella Comunità Europea e per la loro successiva esportazione (con un dedicato Ufficio Import sul versante degli approvvigionamenti e degli specializzati ambiti strategici per i reparti del Commerciale Italia e del Commerciale Estero su quello delle vendite). 

Dall’inizio della seconda decade degli anni ‘00, sulla scorta della consolidata crescita dimensionale e del parallelo rafforzamento patrimoniale, l’azienda introduce gradatamente alcune “variazioni sul tema” dal punto di vista dell’offerta commerciale, affiancando alla tradizionale e radicata offerta di fodera, alcune proposte commerciali innovative e accattivanti destinate al collegato – ma diversissimo – segmento dei pellami “per tomaia”, sempre gestiti nell’ottica del servizio e della prossimità alla clientela già consolidati nelle vaste esperienze commerciali del passato. 

Nel 2016 CONCERIA TIRRENA introduce alcune innovazioni di processo destinate allo snellimento e all’abbattimento dei tempi e delle formalità nella movimentazione delle merci, dapprima con le operatività della c.d. “procedura domiciliata” sul versante delle importazioni e delle esportazioni che realizza per la propria clientela e successivamente ricevendo la certificazione AEO (Operatore Economico Autorizzato), status doganale di riferimento per le principali attività economiche comunitarie. 

Nel 2020, poco prima della “tempesta perfetta” del COVID-19, l’azienda conduce il primo grande passo di “crescita esogena”, ovvero non direttamente legata allo sviluppo commerciale in senso stretto (nel frattempo sempre più rivolto e per porzioni via via crescenti dei ricavi alle grandi maison della moda e del lusso), ma derivante dalla acquisizione del principale concorrente proprio nell’ambito della clientela “premium” del comparto luxury, con elevatissima specializzazione di prodotto, qualità e servizio nei pellami di derivazione ovo/caprina (capre e incrociati): la AL.VI.PEL. S.r.l., azienda con sede operativa a Turbigo, in provincia di Milano, all’interno di uno dei distretti conciari di riferimento della filiera nazionale della pelle, società che oggi CONCERIA TIRRENA controlla al 100%.

AZOCOLORANTI


Cosa sono?

Negli azocoloranti sono presenti vari tipi di gruppi azo (-N=N-) legati a gruppi aromatici. Esistono diverse centinaia di azocoloranti, ma solo quelli che degradandosi possono dar luogo ad ammine aromatiche proibite sono sottoposti a restrizione (di fatto è una restrizione di tipo indiretto). Le ammine aromatiche sono un tipo di sostanza chimica generata soprattutto nella produzione di coloranti e pigmenti coloranti per tessuti, pelle e carta e nell’industria della gomma. Le più importanti ammine aromatiche sono, tra le altre, la benzidina, il 4-aminobifenile, la 2-naftilammina e l’ortotolidina.


Dove si trovano?

Possono essere presenti nei coloranti anche come nuanzanti.


Causa della Restrizione:

Alcuni azocoloranti possono degradare a formare ammine proibite


Riferimento Normativo:

In Europa Dir. 27-7-1976 n. 76/769/CEEXIX modifica – Coloranti azoici (Dir. 2002/61/CE) appendice 8 punto 43 REACH AII XVII sostanze soggette a restrizione. Divieto di immissione sul mercato degli azocoloranti che possono formare le ammine aromatiche proibite. In Italia UNI 10594 – Caratteristiche e requisiti dei cuoi destinati all’industria calzaturiera. UNI 10826 – Caratteristiche e requisiti dei cuoi destinati all’industria della pelletteria e degli accessori.


Quale Metodo?

EN ISO 17234. Il metodo ISO è il risultato di un progetto di ricerca europeo dedicato a migliorare la ripetibilità e riproducibilità dell’analisi, da sempre problematica.


Limite:

< 30 mg/kg con metodo EN ISO 17234

PENTACLOROFENOLO (PCP) E CLOROFENOLI (TRI- E TETRACLOROFENOLO)

Cosa sono?

I clorofenoli sono composti organici clorurati usati come conservanti delle pelli.


Dove si trovano?

Vengono utilizzati come antimuffa nei tessili nei pellami ed in alcuni prodotti in legno.


Causa della Restrizione:

Il PCP è una sostanza persistente nell’ambiente, può avere effetti per la salute umana ed è tossica per l’ambiente acquatico, inoltre i prodotti di combustione di pentaclorofenolo possono essere tossici


Riferimento Normativo:

In Europa: non può essere utilizzato in concentrazioni superiori allo 0,5% mg/kg (somma) in sostanze o preparati immessi sul mercato. In Italia UNI 10594 – Caratteristiche e requisiti dei cuoi destinati all’industria calzaturiera. UNI 10826 – Caratteristiche e requisiti dei cuoi destinati all’industria della pelletteria e degli accessori.


Limite:

0,5% mg/kg (somma) < 5 mg/kg con metodo: EN ISO 17070:2007

CROMO ESAVALENTE (Cromo VI)

Cos’è?

Il cromo è un metallo che può presentarsi come sale in forma metallica o ossidata (III) e (VI)• La restrizione riguarda solo la forma (VI). Il cromo (VI) non è normalmente presente nelle pelli


Dove si trova?

I Sali di cromo (VI) possono essere presenti in pigmenti o come additivi nei coloranti o nei fissativi. In alcuni casi, in funzione del pH e in presenza di sostanze particolari (ingrassanti) si può formare nella pelle per ossidazione del cromo (III)


Causa della Restrizione:

Il cromo (VI) e i suoi sali sono considerati cancerogeni


Riferimento Normativo:

In Germania Diciottesimo emendamento alla LBGV, 3 agosto 2010. In Italia:UNI 10594 – Caratteristiche e requisiti dei cuoi destinati all’industria calzaturiera. UNI 10826 – Caratteristiche e requisiti dei cuoi destinati all’industria della pelletteria e degli accessori


Limite:

< 3 mg/kg con metodo EN ISO 17075

FORMALDEIDE

Cos’è?

L’aldeide formica è un composto organico largamente utilizzato come conservante (formalina) e antimuffa.


Dove si trova?

Può essere usata come fissativo di stampa per le stoffe, come componente per colle ed adesivi, e come conservante per vernici e lacche•Prodotti cosmetici•È inoltre presente nei pannelli di legno (tipo masonite o compensato) Nel processo conciario si può trovare come sostanza per la reticola- zione della caseina, nelle resine; spesso si trova come sottoprodotto (e quindi come “taglio”) nei tannini sintetici. La formaldeide può essere utilizzata, purché in condizioni di sicurezza.La restrizione riguarda la formaldeide libera (che può cioè essere rilasciata) e non quella legata.


Causa della Restrizione:

L’aldeide formica è un irritante per gli occhi e per la pelle. Viene ritenuta un potenziale mutageno e cancerogeno per occhi, naso e polmoni, anche se non ci sono studi a sufficienza per supportarlo.
Riferimento Normativo:
In Germania Chemikalien Verbotsverordnung – Maggio 2003; Polonia, Finlandia, Norvegia, Francia, Olanda, Austria, Lituania.
In Italia:UNI 10594 – Caratteristiche e requisiti dei cuoi destinati all’industria calzaturiera. UNI 10826 – Caratteristiche e requisiti dei cuoi destinati all’industria della pelletteria e degli accessori.

Limiti:

75 mg/kg


Quale Metodo?

Si preferisce fare riferimento al metodo EN ISO 17226-1 (colorimetrico) e EN ISO 17226-2 (HPLC), in modo da diffondere una cultura di normazione di valenza internazionale, evitando riferimenti a norme nazionali spesso non aggiornate.

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